Sulle tracce del mulino
In molti qua hanno sentito parlare dell'antico mulino, ma in pochi sanno esattamente dove si trova. Sarà forse complice la vegetazione rigogliosa e variopinta che si occupa di nasconderlo con cura.
In ogni caso, scorgerlo non è semplice. Anche avventurandosi sul sentiero che vi conduce, se non si è attenti ai segnali, passare oltre senza notarlo è un battito di ciglia. Camminando lungo il fiume, passando poi attraverso un piccolo conglomerato di case, si raggiunge una strada bianca che porta dritta al cuore del bosco. È il tipico sentiero immerso nella natura che percorrerei anche se non andasse da nessuna parte, perfetto per una boccata d'aria domenicale o per una passeggiata con il cane.
Mi sto dirigendo verso qualcosa che, in certi periodi dell'anno, diventa completamente invisibile, come il relitto di una nave fantasma che si palesa ai navigatori per poi scomparire nella nebbia. Un luogo che somiglia ad una leggenda, del quale tutti conoscono il nome ma che nessuno sa esattamente se esista o meno - non è quello ciò che conta.
Nascosto là, dove scorre l'acqua
Dopo alcuni minuti di cammino, all'improvviso compare un piccolo cancello che consente (ma in questo caso proibisce) l'accesso ad una scalinata che porta giù, verso il fiume, passando prima attraverso un'intricata foresta di spine. Poco più avanti, il sentiero si allarga fino a trasformarsi in una piazzola nella quale si trovano (o si trovavano, ai tempi della mia prima visita) alcune auto abbandonate. Tuttavia, rivolgendo lo sguardo ai dintorni, non si riesce a scorgere nient'altro.
Sapendo già quale direzione prendere, comincio a seguire le presunte tracce di un piccolo sentiero, ormai cancellato dalla natura , che conducono fino al corso d'acqua che scorre poco più giù. Facendomi strada fra i rovi e qualche albero caduto, all'improvviso lo vedo: quasi completamente inglobato nella vegetazione che lo circonda, il mulino abbandonato.

Streghe e fate in paradiso
Lo scenario è surreale: un gigantesco edificio, circondato dagli alberi ed avvolto dall'edera, troneggia su di un giardino incolto ma dai mille colori. Fiori, filari di roseti, rampicanti rossi e verdi, filtrano la luce del sole fino a trasformarla in un fluido caldo ed avvolgente. Pare di trovarsi in un giardino incantato, situato in un regno molto lontano di un contesto fiabesco; uno scenario paradisiaco lontano dal caos e dai rumori del mondo esterno. L'identità di questo luogo è così forte, che non pare di trovarsi di fronte ad un luogo abbandonato: anzi, tutto sembra essere esattamente al suo posto.
Un gigantesco albero secco e spoglio si staglia al centro del giardino. La sua forma ricorda quella di una mano scheletrica che sbuca dal suolo. Un'altalena è stata fissata ad uno dei suoi rami più bassi con delle corde ormai logore. Se questo posto si trovasse veramente in una storia fantastica o in una fiaba, lì giocherebbero di notte le streghe.
Ma questa è la realtà, e l'altalena è ormai soltanto un vecchio ricordo, una trappola mortale pronta a cedere sotto il peso del primo incauto visitatore.
Perdersi in un groviglio di stanze
La planimetria dell'edificio è molto complessa. Ci sono almeno tre unità separate, ognuna delle quali con il suo ingresso e le sue peculiarità. Tutte quante, però, sono accomunate da un'unica, surreale atmosfera. Sembra di aver viaggiato nel tempo. I corridoi sono stretti e angusti, così come le scale. Le pietre a vista, la geometria irregolare. L'impressione è quella di essersi persi all'interno di un vecchio castello d'epoca medievale, situato in una zona ai confini della realtà.
L'arredamento è perfettamente coerente con ciò che ci si aspetterebbe vedendolo da fuori. I letti a baldacchino, i quadri, i dettagli che richiamano un'epoca passata. Anche se ogni stanza è diversa dall'altra, qui tutto è esattamente come dovrebbe essere: mi sento come se avessi ritrovato un tesoro nascosto dai tratti fiabeschi e inquietanti, rimasto celato per secoli nell'angolo più remoto del mondo.
Tracce di storia e di vite vissute
Non mancano, qua dentro, le tracce di molte vite vissute intensamente. Ci sono centinaia di foto e di oggetti, libri antichissimi in varie lingue, souvenir provenienti da terre lontane. Decine e decine oggetti che testimoniano un'esistenza passata a girare mondo, al cui centro c'era senz'altro il mulino. Un nido incantato al quale tornare sempre.
Nel corso della sua storia, questo luogo è passato attraverso a numerosi restauri, cambiando varie destinazioni d'uso: l'ultima delle quali, quella di bed & breakfast. In quella che sembra essere l'unità abitativa principale, ci sono alcune foto in bianco e nero relative alla prima, vera riqualificazione del mulino, che conserva ancora molti dei materiali originali, tra cui alcune pietre su cui sono incise delle date, che daterebbero il mulino intorno all'anno mille.
In questa foresta di oggetti, mi sento come se stessi visitando uno strano museo. Un'esposizione che ha come tema il tempo, la natura e la fine del mondo.
Troppe cose da dire
Non è semplice -e forse non è utile- perdersi in lunghe descrizioni, quando ci si trova davanti ad un posto come questo. In fondo, ogni luogo, non è che una pellicola sulla quale rimangono impressi gli eventi. Qui, si intravedono ancora i segni di un'antichissima storia di un susseguirsi esposizioni, che con la giusta luce possono ancora essere ammirate in tutto il loro splendore. Tuttavia, non dimentico mai l'antico mulino, che ogni tanto torna a trovarmi nei ricordi e nei sogni ad occhi aperti, in cui lo vedo risplendere ancora di una bellezza d'altri tempi.
Ed io, spesso, torno a trovare lui.
Riqualificazione possibile; abbandono probabile
Quale futuro per questo mulino?
È veramente difficile a dirsi. In base ad alcune ricerche che ho effettuato, sono riuscito a scoprire che gli attuali proprietari, si erano prodigati alcuni anni fa, in un ultimo, disperato tentativo di riqualificazione.
Esisterebbe un progetto approvato per la realizzazione di una turbina idroelettrica, che potrebbe idealmente restituire nuova vita a questo luogo, trasformandolo in un esempio di autosufficienza energetica.
I terreni circostanti, con la loro ricca biodiversità, disporrebbero di tutti i requisiti per trasformare l'intera proprietà in un modello unico in termini di sostenibilità energetica e ambientale. Da non trascurare il notevole valore storico ed estetico che questo edificio (tutto sommato ancora in buone condizioni strutturali) possiede.
Purtroppo, il progetto, per il momento rimane tale.